La “condropatia rotulea” è una patologia del tessuto cartilagineo attorno all’osso, in particolare coinvolge l’articolazione tra femore e rotula, ed è caratterizzata da dolore, un sintomo comune anche all’artrosi, che progressivamente erode la cartilagine articolare. Molti ciclisti interrompono la pratica ciclistica proprio a causa di questa patologia da sovraccarico. Il più delle volte attribuiscono la colpa dei loro dolori proprio all’attività su due ruote. Dobbiamo però sfatare un mito e cioè che il ciclismo fa venire male alle ginocchia. Il problema che lega l’attività ciclistica alla “condropatia femoro rotuleo” non è l’attività in se ma la posizione scorretta che l’uomo assume sulla bicicletta, o per la scelta di telai inadeguati o per un assetto non idoneo. La scelta corretta della bici e l’elaborazione di un assetto ideale permette che si realizzi il principio secondo cui è la bici che si adatta al ciclismo e non viceversa.
Ma torniamo al nostro ginocchio.
Durante il movimento di flessione ed estensione del ginocchio la rotula scorre sul binario dei condili femorali e la pressione della rotula sul femore aumenta con l’aumentare dell’angolo tra tibia e femore (movimento di flessione del ginocchio). Al contrario nella fase di estensione la pressione tra della rotula ed il femore si riduce riducendosi anche il contatto cartilagineo. Potete verificare voi stessi provando a mobilizzare la rotula ad arto flesso o ad arto esteso e vedrete come ad arto flesso sia praticamente impossibile mobilizzare la rotula (rotula completamente impattata ai condili femorali).
Va da se il ragionamento che nel ciclismo il parametro che maggiormente condiziona la flesso/estensione del ginocchio sia l’altezza sella e nello specifico un altezza sella troppo bassa può scatenare una sintomatologia condrorotulea. Infatti, il ginocchio si troverà nel suo punto morto superiore troppo flesso e nel suo punto morto inferiore troppo poco esteso e quindi durante in movimento di pedalata il ginocchio non risulterà mai completamente scarico. Allora è meglio una sella alta? No! La sella troppo alta come abbiamo visto nell’articolo “Sella Troppo Alta” darà origine ad altri sovraccarichi articolari. Nella biomeccanica applicata al ciclismo bisogna considerare tutti i parametri di assetto ognuno legato agli altri ed in perfetta e vicendevole armonia.
L’altezza della sella non è l’unico parametro che può scatenare la sintomatologia condrofemororotulea in quando la rotula può subire alterazioni di movimento non solo nel suo movimento di verticalizzazione ma anche in seguito a scorrette traslazioni laterali. Qui possono intervenire altri parametri come la flottaggio scorretto delle tacchette. Ma di questo parleremo in un altro articolo…
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